Materiali per l’isolamento termico delle abitazioni
Materiali isolanti per le abitazioni
L’isolamento termico delle abitazioni è un tema sempre molto importante per ridurre i costi di riscaldamento e raffrescamento, limitando le dispersioni e per rendere le case più confortevoli. Oltre all’aspetto dello scambio termico deve essere tenuto anche in considerazione che spesso i materiali riducono anche il rumore proveniente dall’esterno.
Esistono diversi tipi di materiale per isolare le abitazioni, ognuno con le sue caratteristiche, pregi e difetti.
Su internet si possono trovare informazioni su tutti questi materiali tecnici per isolamento termico (e acustico) ma le schede informative sono spesso complesse e con moltissimi parametri da tenere in considerazione. Inoltre bisogna tenere in considerazione come devono essere posati i vari materiali, l’affidabilità, gli impatti ambientali, i fattori di ritardo trasmissione.
Vediamo ora le principali tipologie di materiali presenti nel mercato e le caratteristiche in modo da poter aiutare nella scelta dei prodotti.
Contenuti
Parametri fondamentali da tenere in considerazione
Considerazioni finali e comparazione materiali
Parametri fondamentali da tenere in considerazione
1) Il fattore principale nell’isolamento termico è lo spessore del materiale: ad uno spessore maggiore una maggiore coibentazione. Se si può scegliere, valutare sempre i prodotti con spessore maggiore. Ovviamente occorrono spessori diversi a seconda del materiale isolante utilizzato.
2) Nell’Isolamento un paramentro fondamentale da tenere in considerazione è la conducibilità termica (una proprietà fisica dei materiali anche detta lambda “λ”), ovvero la capacità del materiale di opporre la resistenza del calore. L’isolante termico è visto come una barriera al passaggio del calore, quindi più piccolo è il valore di conducibilità termica (λ) maggiore sarà il potere isolante del materiale.
3) l’ultimo parametro da considerare è lo sfasamento termico, ovvero il tempo (in ore) impiegato dal calore per passare attraverso un materiale. I materiali ad elevato sfasamento termico permettono di ritardare l’ingresso del caldo nei locali.
Altri parametri da valutare possono essere:
a) Durevolezza dei materiali
b) resistenza al fuoco
c) atossicità dei prodotti
d) diffusione del vapore acqueo o anche detto fattore di resistenza alla diffusione di vapore (indicata spesso con il valore “µ”) indica quindi la possibilità di creazione di condensa. Anche in questo caso più piccolo è tale valore, meglio va considerato il materiale in termini di isolamento generale. Un materiale traspirante migliora l’isolamento termico in quanto riduce la possibilità che si crei condensa.
e) il coefficiente di assorbimento acustico
I materiali
Per l’isolamento termico si possono scegliere due tipologie di materiali: quelli naturali e quelli sintetici.
Isolanti Sintetici:
Sono derivati del petrolio e dall’espansione di un polimero, si presentano a struttura cellulare e si usano sia sotto forma di pannelli rigidi che di schiume, caratterizzati dalla leggerezza del materiale.
Polistirene espanso, Polistirene estruso: questo è un materiale sintetico cellulare che viene realizzato partendo da derivati del petroli. Si ottengono i due materiali con sintetizzazione per espansione l’EPS acronimo di Polistirene Espanso Sinterizzato , oppure se per estrusione l’XPS Polistirene Estruso.
La differenza tra EPS ed XPS è legata alla densità e resistenza al vapore ed hanno utilizzi diversi in edilizia. Entrambi privi di elementi nutritivi in grado di sostenere la crescita di funghi, batteri o altri microorganismi. Il polistirene è inoltre atossico e non contiene nè CFC (clorofluorocarburi) e HCFC
Perlite espansa e Vermiculite espansa: questi materiali sono prodotti da silicati e materiali sintetici
Isolanti Naturali:
I materiali isolanti naturali derivano da fibre vegetali ed animali.
Sughero Naturale: il Re degli isolanti, ottimo isolante termico regolatore autonomo di umidità, traspirante e inattaccabile da qualsiasi insetto. L’aspetto negativo è il prezzo, non proprio economico e scarsa disponibilità sul mercato.
Fibra di Canapa: inorganico realizzato mediante la lavorazione dello stelo proveniente dalla pianta della canapa.
Lana di vetro: questo materiale inorganico naturale è proveniente dalla fusione una miscela di vetro e sabbia.
Lana di roccia: simile alla lana di vetro, spesso viene confusa dai meno esperti (anche se riconoscibile per il colore verde a causa della presenza di ferro), è derivata dalla fusione in altoforno a 1500° dei massi di roccia basaltica alla quale durante il processo di polimerizzazione viene aggiunta una percentuale di calcare e koke. La lana di roccia riesce a garantire ottime capacità termoisolanti e fonoassorbenti, mantenendo limitate i costi.
Grazie alla particolare struttura naturale delle fibre minerali, la lana di roccia risulta un materiale altamente drenante e ideale per l’isolamento termico e acustico. Le sue fibre limitano al minimo l’assorbimento d’acqua ed d’umidità, rispetto, ad esempio, alla struttura interna della fibra di legno, così che l’isolante mantiene la sua integrità nel tempo.
Nel corso degli anni sono stati condotti diversi studi sulle lane minerali; questi non dimostrano un aumento di patologie correlate all’apparato respiratorio. L’ultima analsi in ordine di tempo è quella dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che nel 2002 ha inserito le lane minerali, sia di nuova che di vecchia generazione, nel Gruppo 3, ossia fra le sostanze “non classificabili quanto alla cancerogenicità per l’uomo” (Rif. “insulation glass wool” e “rock (stone) wool”). A maggior sicurezza degli utilizzatori, la quasi totalità dei prodotti europei in lana minerale sono certificati EUCEB. I prodotti che hanno ottenuto certificazione indipendente sono da preferire perchè indicano la bio-solubilità della fibra.
Considerazioni finali e comparazione materiali
PVC e il polistirene: sono molto economici e buoni isolanti. I materiali naturali, invece, come quelli in fibra di vetro o di legno, hanno migliori proprietà isolanti, termiche e anche acustiche. Richiedono una lavorazione più lunga e quindi risultano più costosi, ma sono atossici e traspiranti, ideali quindi per l’isolamento della tua casa.
In generale tutti gli isolanti vanno protetti dalla luce del sole e dalle intemperie, perché luce, calore e umidità li degradano.
La riduzione dello spessore isolante di un materiale sottoposto a un carico (per esempio di pressioni o calpestio) comporta anche la riduzione del suo potere di isolamento.
Gli isolanti possono essere danneggiati dall’uso di vernici o collanti contenenti solventi.
Gli isolanti sintetici messi all’interno delle intercapedini possono subire processi di invecchiamento e deterioramento, perdendo la loro capacità isolante.
È vietata la riproduzione degli stessi, anche parziale, con qualsiasi mezzo analogico o digitale senza preventiva autorizzazione scritta. (C) Copyright CNDG